
Tirano fuori la mappa del CNEN del 1979 e parlano di sopralluoghi di fantomatici tecnici dell’ENEL a Foce Sele, come se uno staff di tecnici ENEL camminasse con un cartello dietro la schiena con scritto: “siamo i tecnici dell’ENEL stiamo facendo un sopralluogo a Foce Sele per installarci una centrale nucleare!”
La verità è in una mappa già circolata, che viene volutamente ignorata, questo è il link
http://www.periodicoilfaro.net/images/stories/mappa7centraligrandi12siti.jpg il governo lo ha anche ribadito (ma fanno così anche gli altri paesi che già hanno le centrali) che i siti interessati sono gli stessi dove già sono presenti le centrali che erano in funzione fino al 1987″.
Pertanto sosteniamo che è impossibile una centrale a Foce Sele per i seguenti motivi:
1. gli utilizzatori sono tutti lontani! Che ci alimentiamo il caseificio di Barlotti, l’area PIIP di Capaccio o le zone industriali di Battipaglia, Giungano e Cicerale? Invece a Caserta chi alimenta Caserta? Napoli e tutta la zona industriale di San Marco Evangelista e dintorni?
2. si cerca di utilizzare il calore della centrale con il teleriscaldamento a fini industriali, qui che ci riscaldiamo le serre di carciofi e le bufale?
3. una centrale è costituita da più rivestimenti ci cemento armato, spessi diversi metri. Mentre qui nella nostra zona il sottosulo è molto umido e fangoso, come si fa, se qui un palazzo appena supera i tre piani inizia a sprofondare!
Il costo ed il rishio di costruzione di un impianto nucleare è alquanto improvvisato propro per la peculiarità del nostro sottosuolo. Per fortuna per una volta la “ZONA PALUDOSA” ci salva da un impianto e da un impatto devastante sul territorio. Ma questo anche se viene costruito a Napoli o a Milano, eventuali disastri nucleari comunque non la faremmo franca!
Ci auspichiamo inoltre che i nostri politici, invece di puntare su questa energia sporca, investessero più tempo ed energie nel solare ed eolico. Fonti pulite e a rischio zero.
Ecco la cartina :